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Around the world

Pride Month: le campagne più belle!

È il mese del Pride: il marketing, col passare del tempo, continua ad essere fondamentale nelle manifestazioni LGBT+ degli ultimi anni. Siamo tutti parte della società e le ultime campagne pubblicitarie cercano di strappare come carta i pregiudizi. È inevitabile pensare che le grandi aziende che prendono posizione siano semplicemente orientate al mercato: d’altro canto, è innegabile l’importanza che stanno avendo le campagne in un periodo come questo.

Raccogliamo qui quelle che sono alcune campagne stampa che ci hanno fatto sognare a occhi aperti.

Equinox è una storica realtà americana nel settore tecnico-sportivo e in collaborazione con The LGBT Community Center, ha lanciato una delle più creative campagne a tema Pride. L’idea di alfabetizzare dei concetti e dar loro un nome è un’idea forte come poche. L’intenzione di Equinox era quella di lanciare un messaggio di amore e orgoglio, senza se e senza ma. (Il video dura circa 5 minuti, ma le coreografie lo rendono talmente spettacolare che non si riesce a staccar gli occhi.)
L’agenzia che ha pensato a tutto è la Wieden Kennedy New York.

Absolut sappiamo tutti chi sia: l’azienda sostenitrice per eccellenza del movimento LGBT+ da quasi 40 anni. I suoi finanziamenti sono famosi in tutto il mondo e nel 2017 ha prodotto l’Absolut Rainbow, la bottiglia che ha celebrato il 40esimo anniversario della bandiera arcobaleno. Ha voluto inoltre ricordare la data del primo Gay Pride in Italia (1972) vendendo soltanto 72 esemplari. La bottiglia ha un design che si compone di pennellate multicolor prendendo spunto dalla Rainbow Flag (Gilbert Baker, l’inventore della bandiera arcobaleno che ha collaborato con l’azienda). Il messaggio lanciato dalla Absolut è chiaro: Absolut Rainbow Edition è prodotta in quantità limitata, ma continuata. Bevila con moderazione, ma non avere limiti quando si tratta di diffondere il suo messaggio di solidarietà! L’orgoglio della diversità è ciò di cui il mondo ha bisogno, ora più che mai.
L’agenzia che li ha seguiti è Pond Design.

IKEA, nel 2018, ha creato DRÄG: nel video, sei drag queen indossano abiti realizzati da loro non con tessuti classici, ma con i prodotti IKEA. Essenziale, pulita, efficace: proprio nello stile aziendale. Come sponsor ufficiale del Pride, IKEA ha abbracciato creatività, apertura e fascino che si prova nei confronti della drag culture.
L’agenzia che ha seguito questa campagna è la Rethink Canada.

Correva l’anno 2012 quando Oreo ha lanciato il suo annuncio stampa in maniera chiara e con pochissime parole: il famoso biscotto non aveva il classico strato di crema bianca, ma furono aggiunti più strati cremosi colorati così da creare l’arcobaleno. Sotto l’immagine una semplice didascalia: 25 giugno – Pride – Fatto con colori cremosi che non esistono.
Questo è bastato per rendere l’annuncio stampa tra i più virali in assoluto con numeri non da poco: 154 mila persone hanno apprezzato il post e ci sono stati oltre 20 mila commenti. Questa pubblicità ha ottenuto una nomination ai GLAAD Awards del 2012.
La DraftFCB Ny è l’agenzia che ci ha messo la creatività.

Chevrolet è quella che con un visual ultra pulito e con pochissime parole ha unito l’utile al dilettevole: l’annuncio sponsorizza un’auto ibrida elettrica della General Motors. Fu stampata in un magazine gay americano e quindi inizialmente indirizzato solo ad un pubblico LGBT+. Nel 2012 però ebbe un successo straordinario grazie ai social: la campagna pubblicitaria fece il giro del mondo e fu vista da oltre 11 milioni di persone. Con il copy che ricorda il coming out in famiglia di una persona LGBT+, si sottolinea soprattutto il parallelismo che c’era tra la marginalizzazione delle auto elettriche e quella delle persone omosessuali. Nel body-copy si spiega il significato del titolo: Volt funziona con una batteria elettrica e un generatore di gas. Quindi, qualunque sia la potenza del tuo motore, ti supportiamo al 100%.
L’agenzia che ha pensato e strutturato la campagna è Goodby, Silverstein and Partners.

La pubblicità è bella perché varia, come l’amore!

[fonte]