Dalla scuola Pestalozzi alla nostra sede, e ritorno: pochi passi, tante prospettive
Comunicare è emozionare raccontando storie, e quale emozione è più bella di quella che percepiamo negli occhi dei bambini che vengono a farci visita nei nostri uffici?
Stiamo concretizzando il nostro nuovo payoff (together next level) con il nostro lavoro quotidiano – con nuovi e vecchi clienti, ma anche tramite tanti nuovi progetti di cui vi parleremo – e con una serie di iniziative: una di quelle che ci inorgoglisce di più sono gli Open Day che organizziamo con i bambini delle quinte della scuola primaria G.E. Pestalozzi, nostra dirimpettaia.
Qualche giorno prima di Natale sono stati i bambini della quinta B gli apripista di quest’iniziativa che ripeteremo anche nelle prossime settimane con i loro “colleghi”.
Cos’hanno sperimentato i bambini?
Insieme alle loro insegnanti si sono immersi in un modo fatto di colori, idee e creatività. Prima hanno visitato la mostra dell’artista pop Antonio Longo, giocando a ritrovare nelle sue opere cartoni animati, protagonisti di videogiochi e fumetti, attrici e attori, cantanti e prodotti famosi.
Poi sono saliti al primo piano, nel nostro open space, dove insieme a Sergio, il nostro direttore creativo, hanno scoperto come le nostre idee prendono vita, dall’idea ai primi bozzetti, fino alla prototipazione e al risultato finale.
I bambini hanno disegnato poi con le loro mani, provando in prima persona, e si sono divertiti calandosi in un “mondo nel mondo” con l’esperienza dell’Oculus.
Una giornata che sarà ricordata a lungo, da loro ma anche da noi.
Loro porteranno a casa qualche piccola nozione, tanti stimoli e la consapevolezza che il loro futuro è qui, a due passi da casa, in un contesto inclusivo e aperto alla sperimentazione.
Noi, invece, porteremo nei nostri cuori i loro sorrisi e il luccichio emozionato dei loro occhi. Perché le parole sono importantissime, soprattutto per noi che facciamo comunicazione, ma a volte non servono.