L’installazione floreale in Piazza Statuto celebra 150 anni del Frejus
I nostri uffici si affacciano su piazza Statuto, una delle piazze più scenografiche e ricche di significato di tutta Torino. In questi giorni, e fino al 19 settembre, la “nostra” piazza è resa ancor più scenografica dall’installazione che impreziosisce la scultura dedicata al Traforo del Frejus a 150 anni dalla sua inaugurazione, avvenuta il 17 settembre 1871.
L’installazione (emblematicamente intitolata “Traifiori del Frejus”) è composta da 15mila margherite – bianche e colorate – che cambiano colore grazie ad alcuni giochi di luce. Ideata dall’artista torinese Richi Ferrero insieme a Carmelo Giammelo è completata da una serie di suoni evocativi, messi a punto da Roberto Farano, che riguardano l’ambito ferroviario.
Il monumento è stato realizzato con rocce provenienti proprio dallo scavo del traforo, che è il tunnel alpino ancora funzionante più longevo in Europa.
Ma qual è il suo significato?
L’opera rappresenta dei Titani, intrappolati in alcune pietre che simboleggiano l’asprezza della natura, che si distendono verso il Genio Alato (il progresso) che, grazie all’installazione di Ferrero, regge un mazzo di fiori in una mano e ne lancia uno con l’altra: una metafora dell’ideale (e auspicabile) riconciliazione fra progresso scientifico e ambiente.
Il monumento fu ideato dal conte Marcello Panissera di Veglio, all’epoca presidente dell’Accademia di Belle Arti di Torino, e realizzato sotto la guida artistica di Odoardo Tabacchi. Un’opera che suscita sempre reazioni controverse fra i torinesi e i turisti, ma che è senza dubbio uno dei monumenti più riconoscibili (e riconosciuti) del centro della nostra città.
Noi abbiamo l’opportunità di vederla tutti i giorni, almeno due volte al giorno, e ora possiamo apprezzare il gioco di luci e suoni dell’installazione.
Se passate dai nostri uffici, non perdetevela!